Abbiamo salutato Riyadh lo scorso giugno.
Siamo partiti con valigie pesanti. Piene di vestiti, oggetti, ricordi ma, soprattutto, aspettative per la nostra nuova vita.
Per tanti motivi abbiamo scelto di rientrare in Italia, ma in una realtà lontana dalle nostre famiglie di origine e completamente nuova.
Abbiamo scelto di vivere a Brunico.
L’estate è trascorsa lenta.
Il trasloco e gli imprevisti mi hanno tenuto compagnia per questi lunghi mesi estivi.
Finalmente a metà agosto ci siamo trasferiti definitivamente.
Sono trascorsi quasi due mesi dall’inizio della nostra nuova avventura.
Non a tutti è piaciuto il nostro trasferimento.
La lontananza spaventa!
Ricordo la reazione iniziale di mia madre. Mi disse: “Ma perché così lontano?”.
Risposi che tre ore in auto erano decisamente meglio che cinque in aereo. Lei mi guardò, si mise a ridere e disse: “Hai ragione! Avete fatto la scelta giusta, per te e per i tuoi figli!”.
La lontananza dalla famiglia presenta aspetti negativi e positivi. Come tutte le cose!
Quando ci sono bambini l’aspetto negativo per eccellenza è l’impossibilità di godersi i nonni, gli zii, i cugini. Insomma, la famiglia. E noi genitori dobbiamo imparare ad arrangiarci da soli.
Vivere lontano dalle nostre famiglie può essere faticoso.
L’aiuto dei nonni a volte servirebbe, non solo per un’uscita di coppia, ma anche quando si è malati o si hanno impegni.
La lontantanza non ci permette di essere sempre fisicamente presenti quando i genitori invecchiano ed hanno bisogno del nostro aiuto.
La lontananza dalla famiglia: pregi.
La lontananza è l’elemento fondamentale che ci ha permesso di essere una famiglia. Solo noi quattro, senza intromissioni di alcun tipo. Siamo italiani ed è tipico nella nostra cultura, avere la famiglia sempre sulle spalle. Genitori, fratelli, sorelle, zii, cugini che esprimono il loro pensiero, danno consigli anche se non richiesti e partecipano alle nostre decisioni. Se si vive lontano, questo accade meno.
La lontananza ci ha permesso di avere rapporti sani, trasparenti e sinceri.
Il grande pregio della lontananza è la libertà.
Permetterci di essere semplicemente noi stessi. Non dover sottostare alle critiche o ai consigli dei famigliari.
La lontananza ci ha permesso anche di comprendere veramente la natura delle persone che amiamo. Capire il loro importante ruolo. E goderne in modo sincero, senza lasciarsi trasportare dalla noia e dall’abitudine.
La lontananza ha permesso a me e mio marito di essere veri genitori, crescere i nostri figli insieme, vivere ogni momento con loro. Senza dimenticare che prima di tutto io e lui siamo una coppia.
La lontananza dalla famiglia ci ha permesso di gestire il nostro tempo ed i nostri spazi in base alle nostre esigenze.
E’ stato grazie alla lontananza che ho ricominciato ad apprezzare le riunioni di famiglia, i momenti insieme agli zii, i pranzi e le cene con i cugini.
Insomma, la lontananza dalla famiglia ha pregi e difetti, ma come tutte le cose basta affrontarla con lo spirito giusto. Quindi, non dimentichiamoci mai di sorridere, essere positivi e godere delle piccole cose anziché lamentarci.
“Ogni minuto che passi arrabbiato perdi 60 secondi di felicità.”
diceva Albert Einstein
Drusilla, Italia
Quanta verità! Stessa situazione e provo I tuoi identici sentimenti ed emozioni!
Ma…io al momento non farei quella scelta. Però ogni famiglia è diversa e, come scrivi, ci sono pregi e difetti e tu li hai evidenziati bene!
Io abito vicino alle famiglie, ma non avendo molti aiuti abbiamo imparato ad arrangiarci e ci sentiamo più liberi, come dici tu. Non ci sentiamo in obbligo con nessuno!